New York vincono Abdi Nageeye e al Femminile Sheila Chepkirui.
L'Europa al successo 28 anni dopo Leone
L'olandese di origini somale Abdi Nageeye vince a sorpresa la 53esima edizione della New York Marathon con il tempo di 2h07'39,
al termine di una gara in cui stronca gradualmente la resistenza dei favoriti atleti keniani, tra cui su tutti il favorito campione olimpico di Parigi 2024 Tamirat Tola quarto al traguardo, realizzando l'impresa di riportare l'Europa sul gradino principale della più famosa 42,195 km al mondo, esattamente 28 anni dopo l'ultima vittoria ottenuta proprio da un italiano, Giacomo Leone, il 3 novembre 1996.
Sorpresa anche nella prova femminile con il successo della keniana Sheila Chepkirui, al primo grande trionfo in una delle sei majors mondiale, la quale con il crono di 2h24'33 supera grazie a un allungo deciso nell'ultimo km di gara la favorita connazionale Hellen Obiri, seconda in 2h24'40 e vincitrice dell'edizione del 2023.
La fuoriclasse keniana ha piazzato la rasoiata risolutiva quando mancavano cinquecento metri al traguardo posto a Central Park, lasciando sul posto la connazionale Hellen Obiri, che si era presentata nella Grande Mela con l’obiettivo di bissare il successo ottenuto dodici mesi fa e di firmare la seconda doppietta consecutiva Boston-New York (impresa ai
limiti del sensazionale nell’universo del podismo).
L’azione di Chepkirui è risultata più fluida nell’impegnativo finale, dove la corsa muscolare e saltellata di Obiri si è rivelata troppo dispendiosa in chiusura di una gara molto tattica e che è scoppiata soltanto nella parte conclusiva, quando si sono
progressivamente staccate Vivian Cheruiyot, Eunice Chumba, Senbere Teferi. La quasi 34enne (spegnerà le candeline il prossimo 27 dicembre) ha ottenuto il risultato più bello della sua carriera (in precedenza non era andata oltre a un paio di affermazioni sui 1500 metri ai Mondiali juniores datate 2005 e 2007 e al bronzo sui 10.000 ai Giochi del Commonwealth nel 2022).
Obiri si è dovuta inchinare proprio sul più bello in una stagione dove si era messa al collo il bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 in questa specialità. La quasi 35enne (per lei il compleanno arriverà il prossimo 13 dicembre) non è riuscita a rispettare il pronostico
della vigilia e si è accontentata della seconda piazza (2h02:49) davanti all’altra connazionale Vivian Cheruiyot (2h25:21), a Eunice Chumba dal Brunei (2h25:28) e alla svizzera Fabienne Schlumpf (2h:26:31), mentre la statunitense Sara Vaughn ha scaldato il pubblico che ha fatto festa lungo le strade della metropoli americana (sesta in 2h26:56).